La quadra nei video
Roma (RM)
Non so perché, ma a fine dicembre mi è tornata voglia di fare video per YouTube. Non del tipo elaborato che tanto non posso girare; video sui prodotti, video sulle cose; anche recensioni se c’è un motivo. Così ho iniziato a ragionare su come svecchiare l’attrezzatura; e sono partito da due certezze. Anzi, da tre.
- Devo sbarazzarmi della GH5.
- Devo migliorare il caschetto.
- Devo registrare audio immersivo.
Sbarazzarmi della GH5
Io non ho mai sopportato la GH5: non per ragioni tecniche, proprio a sensazione. Sarà che ho sempre usato quelle due ottiche (nota: 25 mm F1.7 e 15 mm F1.7 Summilux. ) e alla fine mi son venute a noia, ma non l’ho mai trovata tanto caratteristica da piacermi davvero. È un po’ come certe Sony con certi obiettivi: ti ci metti davanti, apri tutto, led colorato dietro, ed eccoti uno youtuber qualsiasi. Niente personalità, nessuna scelta sbagliata o diversa che sia. Ed è chiaro che è soltanto colpa mia perché un hardware come quello della GH5 può fare di tutto.
Però: io ho sempre ammirato le Fujifilm, e non per la forma dei loro corpi, più per i colori. Però ai tempi era difficile preferire, mettiamo, una XT-2 alla GH5, soprattutto quando c’è da fare solo video; anche adesso ci sono dei vincoli ecc ecc ma se sai cosa ti serve si può fare. Io so come mi serve e quindi l’ho fatto. Ho una X-S10 in arrivo, e con lei due ottiche.
- Fujinon XF16 mm F1.4 R WR.
- Fujinon XF35 mm F2 R WR.
Non è roba mia, non ancora; sono prodotti dell’ufficio stampa di Fujitsu Italia: li terrò per qualche settimana e poi ci penserò. Voglio provare la X-S10 con il 16 mm anche sopra il caschetto (nota: Ma sono 840 grammi: mi spaccherà il collo? ) e la X-S10 con il 35 mm per gli stacchi, i dettagli, qualche bel ritratto. Niente di davvero differente rispetto al solito ma solo una grana diversa.
Migliorare il caschetto
Su questo dovrei scrivere troppo e non ne ho voglia; si avvicina la cena, ho già fame. Riassumo settimane di occasionali ragionamenti dicendo che ho alzato il punto di ripresa con una modifica ai supporti frontali e una piccola asta filettata, sulla quale ho montato una testa da 1/4 di pollice. Sopra metterò la videocamera. L’inquadratura più alta si stacca un po’ dalla ripresa precedente (quella ad altezza occhi usata fino oggi) ma almeno posso usare un grandangolo più stretto su macchine migliori. Quindi passerò da registrare con la grandangolare di iPhone 11 (nota: Bella, fluida e comoda, anche in 4K, ma troppo sporca. ) a registrare con la X-S10 e il 16 mm.
Ho già fatto delle prove. Ho comprato una Sony ZV-1 (ho comprato anche quell’orrendo grandangolo Ulanzi WL-1, subito reso) e con quella ho registrato la prima parte del video Chuwi RZBox; non ha reso male, è leggerissima, è comoda per l’autofocus, ma se riesco ad usare la Fujifilm è meglio. Ho solo paura della stabilizzazione: nel video girato con la Sony è disattivata, e si vede; ma è anche una questione di movimenti, diciamo che dipende dall’operatore, da come mi muovo e da quanto mi sposto - quindi bisognerà prenderci la mano.
Registrare audio immersivo
Ci sono state occasioni in cui col caschetto che da adesso chiamerò v1.0, ovvero quello vecchio, quello con iPhone e ripresa ad altezza occhi, ho abbinato al video un audio binaurale; tipo questo. L’effetto è giusto, ma richiede dei microfoni Sennheiser specifici per iPhone. Tolto l’iPhone, tolto l’audio binaurale. Col caschetto nuovo, col v2.0, voglio provare diverse tecniche migliorative.
- Registrare con due microfoni in stereo messi ai lati del casco, altezza orecchie, collegati alla videocamera.
- Registrare con i due Sennheiser messi ai lati, su un iPhone esterno, e poi sincronizzare.
- Registrare con un lavalier centrale collegato alla camera, e con i due Sennhaiser “ambientali” su un iPhone.
La terza tecnica è la migliore, l’ho provata stamani: la mia voce è chiara ma c’è lo stesso tanto ambiente; la seconda è la peggiore, soprattutto a casa: rende bene in esterna quando la gente ti passa dietro, senti le macchine, gli uccellini; la prima è una buona via di mezzo: veloce e decente. Poi tutto è migliorabile via software, nel montaggio, con l’editing audio che dovrà tener conto dei tre canali, con le luci che mi devo sforzare di accendere. Ma non devo scrivere tutto qui, adesso, e svelare altre idee perché là fuori ne sono tutti a corto.