Prima idea del Cyberdeck
Dalla Leopold, in ginocchio sull'ergonomica
Sono da giorni sulla riprova di idee. È lunedì, e da sabato pomeriggio sono stato quattro volte a Leroy Merlin e Bricoman, l’ultima giusto poche ore fa. Sempre da sabato, ho speso quasi 60 euro su Aliexpress: viti piatte nere e bianche, rondelle isolanti, distanziali, fogli di schiuma EVA, manopole, piedini in gomma, gommini - tutte cose da 1-2 dollari al pezzo e arrivare ai 60 euro non è uno scherzo. Inoltre mi sono regalato, finalmente!, un traforo a mano, un nuovo seghetto a ferro, 1 kg di colla Decosa + un fenomenale foglio di polistirolo denso alto 8 cm, un foglio di cartone spesso 5 mm, nuove lame per il taglierino, dei profili in alluminio, altri in PVC, datti a L, fatti a T, fatti a C, e non ricordo cos’altro ma insomma cosette carine che Jethro Gibbs sarebbe fiero di me.
Questo materiale, questi componenti, mi servono per due progetti distinti:
- Un Cyberdeck, ancora senza nome.
- Il Progetto Manta, con un nome e una forma.
Il mio Cyberdeck
Il mio Cyberdeck sarà basato su Raspberry Pi Zero 2. Avrà uno schermo da 8.8 pollici e 1920 x 480 pixel, un rettangolo allungato, e avrà una forma particolare. Questa prima versione avrà una sua batteria ecc ecc ma non sarà da trasporto e non avrà una tastiera integrata. Nella prossima ci sarà una sua tastiera meccanica, ma anche una forma diversa, da viaggio. Il mio Cyberdeck (con la C maiuscola; ho deciso così) servirà soprattutto a scrivere. Lo schermo largo è perfetto per WordGrinder, FocusWriter e compagnia bella con un font da 55 pixel e una riga alla volta. A dire il vero la nuova Pi Zero 2 muove anche la UI, un browser, un file manager; ho fatto delle prove con Raspberry Pi OS Lite + i3-wm + Dmenu su una rice simile a quella dei netbook, e non è male. Devo fare altre prove: DietPi, Raspberry Pi OS con UI, Arch Linux. Escludo Void Linux perché non è necessario, qui, restare sui 32-bit.
Comunque sia, il divertimento di oggi è stato trovare quel pannello di polistirolo denso (credo sia termo-isolante, da muratura) tanto spesso e tanto perfetto. Volevo comprare della cementite per irrobustire della spugna per fiori modellata per contenere lo schermo, la scheda di controllo e la Pi Zero (ho passato un paio d’ore, stamani, a preparare il modello) ma quando ho visto quel blocco bianco e modellabile, wow! Arrivato a casa ho tagliato due parti da 23 x 15 x 8 cm (anche il profilo è perfetto, perché il display è alto 7 cm), le ho incollate e adesso riposano qua a terra con sopra due pesi da 5 kg pronte per essere, domani mattina, scavate e modellate con la forma che inizio ad avere in testa.
A dire la verità ne ho tre, di forme:
- Farlo sembrare una radiosveglia, quindi un rettangolo smussato con piedini a scomparsa e le due schede a vista, leggermente rialzate, sulla parte superiore. Qui i cavi sarebbero esposti (ma carini e a misura, certo).
- Come sopra ma con le schede interne, nascoste. Questo polistirolo me lo fa fare, posso scavarlo senza danneggiare la struttura (ma passare i cavi sarà un incubo e forse converrebbe tagliarlo a metà e poi incollarlo di nuovo).
- Farlo sembrare un oggetto futuristico anni 50, di quelle cose un po’ tonde un po’ curve, come un grosso visore alieno ma rettangolare. Per rendere l’idea, qualcosa così.
I blocchi incollati oggi mi serviranno per la terza idea. Domani mattina proverò a ritagliare una forma con taglierino, seghetto, carta vetrata e tutto quel che serve. Oggi ho trovato utile anche quel kit per smontare gli smartphone preso su Aliexpress mesi fa perché ha delle forme particolari che aiutano a incidere. È un po’ come avere un blocco in legno senza la durezza del legno. L’effetto sarà diverso, ma dopo tutto la leggerezza del telaio non renderà meno piacevole usare lo schermo e la tastiera Bluetooth che deciderò di abbinare. Farò un casino in casa che neanche a pensarci, ma non voglio spostarmi sul balcone e spargere polistirolo per mezza Roma - che già è tremenda di suo.
E il Progetto Manta? Che roba è? Qualcosa di più grosso, meno artigianale, meno fatto in casa, sul quale non sto lavorando da solo - anzi, ma oggi è il giorno del Cyberdeck e non ho intenzione di scrivere altro.