Noi non siamo da meno
Dal nuovo Air (ɛə(ɹ), all'inglese)
L’altra sera sistemavo il mio nuovo Mac rosa e mi son detto: «Ma quanto son carini questi sfondi, perché non farne di simili per Linux? Noi non siamo da meno!». E così ho fatto. Ho trovato un pinguino vettoriale carino, ho aperto InkScape, ho copiato i colori dagli sfondi di Arun Venkatesan e stop. Si possono scaricare da quel canale Telegram che ho di recente, grazie al genio creativo, rinominato in Riccardo.
Sono sette varianti più una, tutte in png e 4K 2160p. La variante extra è scura, è per i colori di KDE + Herbstluftwm; il suo logo è appena più piccolo degli altri perché la uso sul 34 pollici 21:9 del fisso, quello curvo.
Ho (ri)comprato un Mac
Il mio nuovo Mac rosa è un Air M1 comprato a ridosso del Black Friday su Amazon. Ha cinque cicli di carica, né graffi né segni, solo la confezione un po’ trattata male. Manca pure il cavo USB-C, ma che mi importa: l’ho pagato 749 euro. Alla faccia di chi ne chiede 900 o peggio per un Air “tenuto bene”, e di chi ha un ThinkPad X1 recente, o un XPS 13 recente, e vuole per l’usato 1200 1300 1400. Se li porteranno nella tomba, credo!
Ho preso ancora un Air perché tra poco, se dio vuole, sarò lontano da Roma per un certo periodo e con un M1 riesco a fare tutto: montaggio video, montaggio podcast, coding, anche modellazione 3D ora che gioco con Sharp3D su iPad + Apple Pencil. Però, si capisce, avrei preferito Linux: se avessi trovato un ThinkPad X1 recente a poco meno lo avrei preso. Se avessi trovato un XPS 13 2020 o 2021 sotto gli 800 euro lo avrei anche preso. Se esistesse qualcosa di non dico migliore ma un po’ inferiore ad un Air M1 da 750 euro, si potrebbero fare tanti discorsi ecc ecc. Ma son le solite chiacchiere e ora ho troppo da fare. Sono arrivati tre dei tanti prodotti che aspetto per Natale:
- Un tapis roulant economico per camminare o correre.
- Una scrivania motorizzata da usare col tapis.
- Uno smartphone rugged cinesissimo ma divertente.
E poi c’è tutta la falegnameria qua dietro, e il Progetto Manta che un giorno o l’altro arriverà alla fase due, e quel nuovo podcast sulla musica che pare possa funzionare anche se non ho ancora ricevuto una proposta così: «Io ero a Woodstock nel 69, ho visto Hendrix, e ne voglio parlarne con te!».